martedì 1 giugno 2010

Un vero e proprio atto terroristico e di pirateria internazionale».



I MUSSULMANI PALESTINESI SAREBBERO DEI TERRORISTI????????????
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Israele: una minaccia di portata storica come la Germania di Hitler
SCRITTO DA GIULIETTO CHIESA
GIOVEDÌ 03 GIUGNO 2010 09:45

l sangue dei pacifisti di Freedom Flotilla ci invia un messaggio tragico, che dobbiamo capire in tutta la sua portata storica. Questo aggettivo non deve essere considerato retorico. Il 31 maggio 2010 Israele ha dimostrato al mondo di essere divenuto il pericolo principale per la pace e la sicurezza del mondo. Guidato da un gruppo più che di criminali, di completi irresponsabili, questo paese dimostra di essere pronto a qualunque eccesso, a qualunque follia, in nome di un fondamentalismo religioso, aggressivo, in spregio a ogni norma e alla stessa idea del diritto.

Adesso possiamo (anzi dobbiamo) immaginare cosa cova nei centri del potere di un tale stato e a cosa sono pronti: a trascinare nel disastro il mondo intero in nome della presunzione che la loro verità religiosa (quella della “terra promessa”) debba essere imposta a tutti, costi quel che costi. La risposta della cosiddetta comunità internazionale è stata significativa: questa volta quasi nessuno ha potuto tacere. Ma bisogna denunciare la sua debolezza e incompletezza. Si prende tempo sperando di far dimenticare o di attenuare lo sdegno mondiale.

Tutti coloro che hanno a cuore la sopravvivenza del genere umano non possono sottovalutare la minaccia che un attacco di Israele all’Iran rappresenterebbe per l’Europa e per il mondo intero. I fanatici e gl’irresposabili che torturano il popolo di Gaza e il popolo palestiese tutto intero sono pronti a tutto. Chi non se ne accorge oggi – e non fa nulla, o poco, per fermarli – porterà la responsabilità di ciò che si prepara per domani.

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QUI SOPRA UN BIMBO DI GAZA ACCOGLIE

I PACIFISTI CHE PORTANO CIBO

E MEDICINALI ....



Le reazioni della sinistra italiana, anche Fassino costretto a denunciare l'aggressione israeliana. Vendola parla della più grave strage di pacifisti, Rifondazione di vergognoso assassinio. Piero Maestri, Sinistra Critica: «Un vero e proprio atto terroristico e di pirateria internazionale».
I militari israeliani questa notte hanno attaccato il convoglio di navi “Freedom Flotilla” che trasportava pacifisti internazionali intenzionati a rompere l’illegale e criminale blocco israeliano della Striscia di Gaza.
L’attacco israeliano - che ha provocato almeno 19 morti e oltre 60 feriti – è un vero e proprio atto terroristico e di pirateria internazionale, con l’obiettivo di spaventare definitivamente i volontari internazionali dopo aver terrorizzato già la popolazione della Striscia di Gaza distrutta con i bombardamenti dell’operazione “Piombo Fuso” del dicembre 2008/gennaio 2009 e tenuta da molti anni sotto embargo e blocco anche navale.



Un atto ancora più odioso in primo luogo perché condotto contro navi dichiaratamente pacifiche, come del resto avviene ogni giorno contro le barche dei pescatori di Gaza affamati dalla politica israeliana, e in secondo luogo se si pensa che Israele partecipa insieme agli altri paesi della Nato – tra i quali l’Italia – alle operazioni “antiterrorismo” nel Mediterraneo e alle missioni contro la pirateria navale.
Questo attacco dimostra ancora una volta che Israele rappresenta uno dei principali pericoli nel Mediterraneo stesso e che senza la libertà ed una soluzione giusta per i palestinesi non ci sarà pace e giustizia in Medioriente.
È ormai intollerabile l’impunità dei governi israeliani, che si sono macchiati in questi anni di diversi crimini di guerra e contro l’umanità e che sono protetti e sostenuti dai governi occidentali – che continuano altrettanto impunemente a commerciare armi con Israele, a fare ricerca bellica comune, a collaborare con la costruzione del Muro dell’Apartheid in Cisgiordania, ad accettare (e supportare) l’illegale blocco di Gaza e a colpevolizzare la resistenza palestinese dei mancati “passi verso la pace”.
Non ci aspettiamo quindi nulla dai governi della Nato – complici dell’occupazione e dei crimini israeliani – mentre riteniamo che vada rilanciata una campagna di solidarietà con il popolo palestinese anche attraverso il boicottaggio dell’economia israeliana, per imporre sanzioni dal basso e la rottura dei rapporti diplomatici e militari dei paesi europei con Israele.
Sinistra Critica partecipa alle manifestazioni che in diverse città italiane sono state organizzate oggi per protestare contro la pirateria e il terrorismo israeliano e invita tutte/i a costruire altre iniziative per mettere fine all’occupazione israeliana della Palestina.
Nichi Vendola, Sel: La più grave strage di pacifisti
«Si tratta di un'aggressione inedita. È la più grave strage compiuta contro chi, da volontario, ha il compito di essere operatore di pace. È un atto di barbarie senza precedenti che dovrebbe determinare indignazione e condanna unanime da parte di tutto il mondo civile. È in atto una vera e propria guerra». Lo sostiene il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel), riferendosi all'attacco israeliano ad una flotta di navi di pacifisti. «Il governo di Israele - continua Vendola - si macchia di sangue innocente e determina l'insopportabilità della permanenza dell'azione di occupazione militare di Gaza, della negazione al popolo palestinese della propria terra e del proprio destino. È giunto il momento di costruire una mobilitazione internazionale che rappresenti, a fronte delle mille codardie e delle ipocrisie diplomatiche della comunità degli Stati, la leva per produrre cambiamento laddove imperversa invece la logica del muro, la provocazione delle colonie e la violenza di un vero e proprio apartheid etnico. Spero che siano i giovani i protagonisti principali di una scossa della coscienza dell'intero mappamondo».
Ferrero, Prc: Vergognoso assassinio
«Reputo vergognoso l'assasinio da parte dell'esercito israeliano dei pacifisti che facevano parte della Freedom Flottilla, la piccola flotta di navi carica di aiuti per la popolazione civile di Gaza. Invito tutti ad aderire al boicottaggio dei prodotti israeliani, come prima forma concreta di protesta contro chi cerca di impedire la pratica della pace». Lo afferma in una nota Paolo ferrero, segretario nazionale del Prc-Se, componente del Coordinamento Politico Nazionale della Federazione.

Rete dei comunisti: E' terrorismo di Stato
All'alba di quest'oggi, 31 maggio, nelle acqua internazionali la marina militare israeliana ha aggredito con navi da guerra appoggiate da elicotteri la Freedom Flotilla, che trasporta tonnellate di aiuti per la popolazione della Striscia di Gaza, sotto embargo da circa quattro anni.
Vi sarebbero almeno dieci morti e vari feriti soprattutto sulla nave turca della Flotilla contro cui si sono accanite le truppe speciali israeliane.
L'aggressione - che è ancora in corso - è avvenuta in acque internazionali, pertanto si tratta a tutti gli effetti di pirateria. Le autorità israeliane hanno scatenato un vero e proprio atto di guerra con ripercussioni gravissime in tutta la regione. Il governo turco ha convocato una riunione d'emergenza e a Instanbul sono già in corso enormi manifestazioni di protesta contro atto di terrorismo di stato israeliano.
I partecipanti alla Freedom Flotilla sono attivisti pacifisti internazionali e disarmati, il cui unico scopo dichiarata è quello di portare gli aiuti alla popolazione palestinese di Gaza da quattro anni sotto assedio e rinchiusa in un carcere a cielo aperto.
Non accettiamo in silenzio il terrorismo di stato israeliano e l’ennesima violazione della legalità internazionale! Rfforziamo ed estendiamo a tutti i livelli la campagna di boicottaggio dell'economia di guerra israeliana.
Invitiamo tutti e tutte a manifestare oggi lunedi 31 maggio, in tutte le città italiane
A Roma appuntamento alle 17.00, a piazza San Marco (Piazza Venezia)
A Genova, ore 18.00 davanti alla Prefettura, a Torino davanti a Palazzo Nuovo
A Bologna in piazza maggiore ore 17

Fassino, Pd: Attacco ingiustificato e gravissimo
«Un attacco ingiustificato, un episodio luttuoso gravissimo che rischia di innescare una nuova spirale di violenza e sofferenza in Medio Oriente e di rendere vani gli sforzi profusi in questi mesi dalla comunità internazionale per riaprire la strada ai negoziati di pace». Così a nome del Pd, Piero Fassino ha stigmatizzato l'assalto israeliano alla flottiglia pacifista diretta a Gaza, esprimendo dolore per le vittime e solidarietà alle loro famiglie. «È sempre più evidente - ha aggiunto Fassino - che il tempo non lavora per la pace e che ogni dilazione innesca soltanto nuovi conflitti. Per questo è tempo che il governo Netanyahu abbandoni ambiguità e reticenze e accetti di negoziare davvero una pace che sia soddisfacente e sicura per palestinesi e israeliani».
Piero Maestri
Fonte : Il Megafono Quotidiano
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Scelte partigiane...al fianco di Manuel ZaniCondividi
Oggi alle 13.08
Nelle ultime ore sta cominciando a circolare la notizia che in seguito all'assalto alla Freedom Flotilla avvenuto la scorsa notte tra i sequestrati dall'esercito israeliano ci sarebbero anche 4 italiani. Uno di questi è il free-lance laureato in filosofia Manuel Zani (30 anni), il quale con un incredibile gesto di coraggio ha rifiutato il rimpatrio in Italia scegliendo la detenzione nelle carceri israeliane pur di non far calare l'attenzione su quest'ennesimo attacco sanguinoso e meschino portato a termine dallo stato d'Iraele. Di seguito riportiamo una breve rassegna stampa odierna e nel frattempo per l'ennesima volta sottolineiamo l'importanza di una scelta di parte, partigiana, che sa benissimo da che parte stare...PALESTINA LIBERA !!!




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"Freedom Flotilla: l’italiano Manuel Zani sceglie i campi di concentramento "

ROMA - Il free-lance laureato in filosofia Manuel Zani, 30 anni, di Longiano (Fc), tra gli italiani a bordo delle navi del convoglio umanitario attaccate dalla marina israeliana verrà condotto nei campi di concentramento israeliani. Il giovane italiano, fotografo e video-operatore, ha rifiutato il rimpatrio immediato ed ha scelto di rimanere in Israele per esprimere la sua protesta al blocco imposto da tre anni alla Striscia di Gaza da parte degli israeliani. L’italiano che mette in mostra il suo gran cuore va però incontro ad una sorte incerta: per lui si prospetta la detenzione(le carceri israeliani sono famoso al mondo per torture e condizioni di detenzione disumane) ma anche la possibilità di un processo farsa da parte della giustizia israeliana per la sua partecipazione alla spedizione umanitaria verso Gaza. È stato il Ministero degli Esteri italiano a comunicare la notizia alla famiglia del reporter a Longiano. Le informazioni arrivano dal Comitato Cesenate per la Costituzione, che ieri sera ha già promosso un presidio in piazza a Longiano. Parla del ragazzo anche il sindaco di Longiano Sandro Pascucci: “Lo conosco come un convinto pacifista e un non-violento…un ragazzo per bene, che studia e lavora, con un'attenzione particolare per la videocamera, la sua passione”. "Appena un mese fa mi aveva segnalato un problema ambientale, dell'amianto presente in un sito industriale dismesso", spiega Pascucci.


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Da Repubblica:

Un regista romano sul convoglio
assaltato dalla marina israelianaManolo Luppichini era assieme ad altri tre italiani. E' già stato a Gaza dove ha realizzato un servizio per 'Presa diretta' di Rai3. La zia: "E' un pacifista militante, non credo alla versione israeliana"


Sono quattro gli italiani a bordo della flotta umanitaria diretta verso Gaza e attaccata nella notte dalle forze israeliane. Lo ha riferito Mila Pernice, della Rete romana di solidarietà con il popolo palestinese, portavoce in Italia della missione della 'Flotta della Libertà'. Oltre alla giornalista di Infopal, Angela Lano, a bordo di una delle navi del convoglio umanitario attaccate dalla marina israeliana c'erano Manuel Zani, un free lance, Joe Fallisi, un tenore e anarchico milanese e Manolo Luppichini, un free lance e regista romano 47enne che, tra l'altro, ha collaborato con il programma 'Presa diretta' di Rai3 (per cui ha realizzato anche un servizio da Gaza), oltre ad aver realizzato documentari e cortometraggi di impegno civile come, Fratelli di Tav, sulle proteste contro l'alta velocità, Paisà - Storie di Migranti in Campania, fino all'ultimo Comando e Controllo, un documentario che racconta come si vive in uno "Stato di emergenza", a partire dall'esperienza dell'Aquila dopo il terremoto del 6 aprile 2009, con l'analisi dell'operato in deroga alle norme vigenti da parte del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.

Con i quattro c'erano anche due palestinesi partiti dall'Italia: sono Muin Qaraqe e Abd El Jaber Tamimi, entrambi dell'Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese (Abspp) con sedi a Genova, Milano e Roma.
Non erano invece a bordo gli altri due italiani della spedizione partiti dall'Italia ma bloccati a Cipro: l'ex senatore Fernando Rossi e la presidente dell'associazione 'Per il bene comune', Monica Benini. Mila Pernice ha parlato di "atto di criminalità assurdo e palese violazione del diritto internazionale" visto che - ha spegato - al momento dell'attacco "le navi si trovavano a 75 miglia dalla costa in acque internazionali". E ha aggiunto: "Sono pacifisti inermi e non violenti, la loro è un'azione di sostegno politico e umanitario". Un giudizio condiviso anche dalla zia di Manolo Luppichini, la signora Maria, che assieme alla madre del regista sta aspettando con ansia notizie del nipote.



Ora la flotta umanitaria, verso la quale dalla notte si sono interrotte le comunicazioni è sotto il controllo della marina israeliana. "La stanno scortando al porto israeliano di Ashdod", ha riferito Pernice, "perché lì non ci saranno giornalisti ad attenderli".
L'attivista italiana ha annunciato per le 17:30 un corteo davanti agli uffici dell'Onu di piazza San Marco a Roma, sede del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo. "Ci mobiliteremo tutti", ha assicurato, "fino a che questa ennesima crisi non sarà scongiurata. Abbiamo avuto già centinaia di adesioni".

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