Il rapimento di Vittorio: 9 domande +1 Secondo le fonti ufficiali, Vittorio Arrigoni, è stato rapito oggi dalla “Brigata Mohammad Bin Moslama”, una presunta formazione di integralisti islamici particolarmente fanatici che non avrebbero esitato a diffondere immediatamente un videoclip su Youtube.
Per formazione culturale, esperienza ed educazione, sono solito pormi di fronte alle notizie con distacco critico. In questo caso sono stato facilitato da una serie di campanelli d’allarme subito scattati nella mia testa fin dal momento in cui sono venuto a conoscenza del fatto.Questi allarmi si possono sintetizzare nelle seguenti domande:Chi ci guadagna? Con tutti gli occidentali filosionisti che frequentano Gaza e dintorni, perché rapire proprio Vittorio che, semmai, ha frequentemente attaccato i metodi e le ragioni del governo di Tel Aviv nella gestione della questione palestinese? L’eventuale uccisione di Vittorio, chi danneggerebbe maggiormente, palestinesi o israeliani? Perché proprio adesso, quando, sulla spinta dei moti del nordafrica, la sua posizione si era chiaramente mostrata assolutamente a favore dei popoli oppressi dalle dittature filoccidentali? Chi, più di Israele, avrebbe avuto interesse a togliere Vittorio di mezzo? Perché Israele non lo ha fatto ma l’azione è stata rivendicata da un gruppo vicino ad Al Qaida? Cosa sarebbe successo, anche nella dimensione diplomatica internazionale, se gli israeliani avessero rapito e magari ucciso Vittorio, cittadino italiano, cooperante, in un momento delicato come questo? Avrebbero potuto, quindi, farlo? Sarebbe stato, invece, più semplice costruire ad arte un’operazione di questo tipo affidandone la rivendicazione agli odiati palestinesi, nella fattispecie ad una tra le ramificazioni più radicali del fondamentalismo islamico ed in grado di provocare reazioni di risentimento e odio nei confronti del nemico arabo? (le altre domande le lascio a voi) Spero e prego per Vittorio.